Funziona così: che ci sono delle cose che vale la pena fare, anche da soli. Se non hai qualcuno con cui farle anche da solo va bene: te le godi abbastanza, se meritano. Se c’è un film che ti ispira, una mostra che ti attira da matti, una città che vuoi visitare, una conferenza interessante: ci vai e sei contento di non averle perse, quelle cose lì.
Però le stesse cose in compagnia sono meglio, spesso. Quasi sempre. Se non altro perché poi ti puoi scambiare le impressioni.
Invece le stesse cose con le persone giuste non sono solo meglio, sono perfette. Ti accorgi che non le avresti godute alla stessa maniera se non le avessi vissute con la pelle tua e con quella degli altri allo stesso tempo. La musica diventa più avvolgente, le parole più fluide, le voci più calde, le immagini più vivide, la notte più stellata, i sorrisi più eloquenti, il cibo più profumato. E poi il freddo più sopportabile, la stanchezza più dolce, l’emozione più contenibile.
Le persone giuste sai che sono le persone giuste quando ci sei in mezzo e pensi che quel momento non lo vorresti sostituire con nessun altro.