L’ho deciso oggi, il modo per sapere con certezza se l’estate è finita o no.
Perché nelle stagioni mezze succede così, che si è un po’ di qua e un po’ di là, se un giorno piove credi che sia autunno inoltrato, se l’indomani fa bello ridiventa estate piena: noi ci fidiamo ciecamente del calendario e quindi il caldo estivo dopo il 21 settembre non lo capiamo tanto bene. Magari ci piace ma non lo capiamo.
Ordunque: se il pomodoro sa ancora di pomodoro e il basilico sul balcone ha le foglie; se a pranzo vai in sollucchero all’idea di mangiarti prima con gli occhi poi col naso e alla fine con la bocca quel tripudio di estate che è la caprese intesa come tipo di insalata fatta col pomodoro e la mozzarella e il basilico: allora non è ancora autunno. È quasi, ma non del tutto, autunno.
L’autunno comincia quando il vero profumo dell’estate, quello del pomodoro, finisce, e nei banchi di verdura cominci a trovare quei pomodori fatti di nulla che odorano di roba verde incomprensibile cruda e insulsa e non hanno motivo di esistere.
Probabilmente quel giorno sarà domani ma oggi, ancora, no.
(io poi quelli che comprano i pomodori fuori stagione, tipo in dicembre, non li capirò mai. Ma ne parliamo un’altra volta)