shall I compare thee to a cup of tea?

Devo ammettere che prima di questa vacanza avrei optato per una tazza di brodo, o di latte e cacao, ma un vero viaggio ti lascia sempre qualcosa di nuovo da portare a casa ed ecco che il mio ricordo dell’estate 2018 è il tè nel giardino di Broughton Castle: un tè con tutti i crismi, una goccia di latte e un piattino di scones con la marmellata e la clotted cream. Ombra e luce, rilassatezza e pace. Indimenticabile.

L’Inghilterra, o meglio questa parte di Inghilterra, è quindi paragonabile a una tazza di tè? Io credo di sì. Certo, è più tiepida, e più verde (ma neanche troppo, dopo un’estate asciutta come questa).
Quello che posso dire è che l’ho trovata rassicurante: è come te l’aspetti, anche meglio di come te l’aspetti, ma senza colpi al cuore. Ha una sorta di eleganza tranquilla, languida, pacificante. Non voglio dire che sia prevedibile ma in un certo senso, anche nei momenti in cui ti sorprende, è classica, quieta, controllata, riposante. Bellezza in mancanza di sublime, riempie gli occhi e i passi senza scuoterti. Devo dire che l’ho apprezzato.

Mi ritrovo ad amare la campagna inglese senza essermene mai follemente innamorata, e credo che questo sia il suo pregio: conquistarti senza farti perdere la testa. Come una tazza di tè, che probabilmente non ha l’appeal di una cioccolata calda, ma che puoi concederti senza sensi di colpa perché nei momenti di necessità è certo che ti scalderà lo stomaco e un po’ il cuore, ma senza far danni.

Certo con un biscotto è meglio, come l’Inghilterra col sole.

 

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